"Carthago delenda est" (in italiano: "Cartagine deve essere distrutta") è una frase latina pronunciata ripetutamente da Marco Porcio Catone il Vecchio durante i suoi discorsi al Senato Romano, alla fine della Seconda Guerra Punica (218-201 a.C.) contro Cartagine.
L'ossessione di Catone per la distruzione di Cartagine, nonostante la città non rappresentasse più una minaccia militare immediata per Roma dopo la sconfitta di Annibale, esprimeva una profonda paura e risentimento verso l'antica rivale. Catone credeva che la continua prosperità economica di Cartagine avrebbe potuto portare, prima o poi, a un suo risorgere militare e quindi a una nuova minaccia per Roma.
La frase, ripetuta instancabilmente, divenne un potente strumento di propaganda che alla fine contribuì a plasmare l'opinione pubblica romana e a spingere verso la Terza Guerra Punica (149-146 a.C.), che culminò con la completa distruzione di Cartagine.
L'espressione è diventata un modo di dire, usato per indicare la necessità di un'azione drastica e definitiva contro un nemico percepito come pericoloso, o una convinzione tenace e immutabile.
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